Nulla può sostituire l’incontro, lo scambio che avviene grazie ai cinque sensi. Certo, il web è importante, è ormai imprescindibile per ogni business, dal piccolo negozio, al ristorante, alla piccola e media impresa. Grazie ai social ci informiamo, costruiamo relazioni, acquisiamo nuovi clienti. Ma una fiera resta una grande opportunità per conoscere cosa succede nel mondo, per ricevere nuove ispirazioni. Abbiamo atteso per tre anni con grande aspettativa di andare a Dusseldorf, a Euroshop, la più grande fiera mondiale del retail per cogliere le tendenze dei negozi.
Euroshop ha riunito 2300 espositori da 57 paesi e più di 100.000 visitatori. Ma oltre i numeri, questa fiera è stata l’occasione per fare il punto su tematiche urgenti quali la digitalizzazione, la robotica, la sostenibilità e la neutralità climatica. Il negozio smette di essere frammento isolato ma diventa punto nevralgico, ambiente dove sperimentare un nuovo modello di vita, che deve dialogare per forza con la tecnologia ma anche con la sensibilità umana, con il territorio e quindi con l’esigenze sempre più avvertite da tutti riguardo l’ambiente e il clima.
Le tendenze dei negozi, tra ecologia ed esperienza
Il retail non è morto lo dichiara a gran voce uno degli stand più provocatori che incontriamo entrando a Euroshop. Certo, è vivo, noi ne siamo convinti da tanto, ma in che direzione sta andando? Sicuramente quello dell’esperienza, del valore del green e della sensibilità ecologica.
Per quanto riguarda la nuova forma del green, a Euroshop abbiamo trovato interessante la rilettura della moda di introdurre piante negli ambienti chiusi, una tendenza che in alcuni paesi è già una prassi consolidata. Ora si parla di una forma di green più urbana, dove i funghi vengono coltivati in contenitori di plastica e il verde viene confinato in cornici a parete, cosi come in frighi domestici dove far crescere piantine aromatiche e pomodorini.
Dal punto di vista della sostenibilità abbiamo incontrato alcune idee interessanti. Ci hanno colpito soprattutto le soluzioni creative che parlano di riciclo, come i materiali ricavati dai fondi del caffè, il regalo di gadget come borracce per evitare il consumo di plastica, un’ottima idea anche per il tuo negozio.
Sono spunti creativi di cui si parla da tempo ormai, spinte a trasformare ogni tipo di ambiente, negozio, bar o ristorante in un luogo veramente green, rendendolo più sostenibile e gradevole, per i clienti ma anche per chi vi lavora diverse ore al giorno. La sostenibilità smette di essere una tendenza, o peggio ancora un capriccio, ma diventa necessità, richiesta dai millennial (i nati tra gli anni’80 e ’90) e dalla successiva generazione Z, sempre più critici e attenti alla dimensione ecologica dei loro acquisti.
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Luci sempre più performanti e dinamiche
Dal punto di vista dell’esperienza, è innegabile il confronto con il tema dell‘illuminazione, sempre più flessibile, dinamica e performante, capace di autoregolarsi e adattarsi ad ogni condizione esterna, sempre con un occhio attento all’efficienza e alla sostenibilità. Per noi è stata una conferma di una direzione ormai imprescindibile per un negozio.
Altri spunti arrivano dalla cosiddetta realtà aumentata che può migliorare il coinvolgimento dei clienti e anche la gestione dello spazio grazie a monitor dove possiamo vestirci senza cambiarci. Tutto questo mentre tornano di moda i colori degli anni ’50, dai rosa pastello ai verdi azzurrati.
Un altro stimolo che ci ha dato Euroshop arriva dalla scelta di alcuni negozi all’avanguardia di ispirare i propri clienti con un’offerta enogastronomica. Insomma, il negozio diventa sempre più spazio da vivere, ambiente dove far vivere emozioni ai propri clienti, un luogo di socializzazione, aperto collaborazioni con le realtà del territorio, attraverso il co-marketing.
Il negozio del futuro, grazie al digitale
Senza essere i massimi esperti, la nostra visita ad Euroshop ci ha confermato che le buone idee, le innovazioni e le tendenze, come la voglia di creare esperienze, sono in circolo anche nella provincia italiana da alcuni anni. Si tratta di farle diventare linguaggio comune e di applicarle senza indugio, con la chiara intenzione di osare, di sperimentare e di non darsi mai per vinti, perché il negozio del futuro è già qui, vivo e vitale, senza alcun timore della crisi, della competizione dei centri commerciali o del commercio on line.
