Il negozio on line soppianterà il negozio fisico? La pandemia ha segnato uno spartiacque. Qualcosa di grande è avvenuto e sta avvenendo. Come sempre accade durante le svolte epocali, non abbiamo subito la netta percezione di essere entrato in una “nuova era”. Chi viveva nel 1492 non sapeva di aver lasciato il Medioevo ed essere piombato nell’Era Moderna.
Lo stesso sta succedendo a noi: stiamo entrando in una nuova dimensione economica e culturale ma ancora siamo legati al passato, a vecchi schemi che in parte non torneranno più. Il commercio al dettaglio è sicuramente uno di quegli ambiti che ha visto stravolto il suo orizzonte. Se vendere l’on line era un’opzione, una concorrenza, a volte un’opportunità, ora strumenti come l’e-commerce sono diventati una necessità.
Negozio on line o negozio fisico? I nostri tre motivi!
Quando il nostro mondo comincia a cambiare si divide subito in entusiasti e in pessimisti. C’è chi vede grandi opportunità e cavalca l’onda, c’è chi invece si oppone al cambiamento e rimpiange il passato. Forse esiste una terza via: fare di necessità virtù e allo stesso tempo fare tesoro di quanto di buono c’era nel nostro lavoro di ogni giorno, cogliendo l’occasione per cambiare certo ma non per forza stravolgere.
Il negozio fisico sparirà? Compreremo solo on line? Queste erano domande sorte già con il web 2.0 e l’avvento dei primi smartphone attorno al 2010. L’arrivo di Amazon e della miriade di prodotti direttamente a casa nostra in 24 ore, le nuove generazioni sempre connesse, sembravano dover trasformare radicalmente il mondo del commercio. Eppure non è stato così. Ora però è diverso mi dirai, perché la pandemia comporta nuovi comportamenti, norme di sicurezza e chiusure prolungate. Siamo sicuri?
1) Gli italiani preferiscono comprare in negozio
Partiamo dal dato più importante. Numerose ricerche confermano un dato importante: il negozio è ancora il canale di acquisto preferito dai consumatori di tutto il mondo. In Italia questo numero tocca il 73% e questo nonostante i cambiamenti imposti dalla pandemia. Cosa fa la differenza? Senza dubbio il contatto diretto con le persone.
Oltre ad un personale motivato ci sentiamo di aggiungere che a contare molto è il calore capace di trasmettere un negozio fisico. L’acquisto è infatti un’esperienza che coinvolge i cinque sensi, che ci permette di socializzare, di toccare, di annusare, di ascoltare e di vedere. Un bel negozio, che ci fa emozionare quando entriamo è un ottimo biglietto da visita!

Una nostra recente realizzzione: un negozio di abbigliamento uomo in Friuli
2) Per vendere on line occorre una strategia efficace
Il digitale, i social media, l’e-commerce non sono concetti nuovi ma forse prima della pandemia potevamo far finta di nulla, aprire l’ombrello e aspettare che il temporale passasse. Nella primavera del 2020 ci siamo accorti che se volevamo superare una situazione d’emergenza prolungata, avevamo bisogno di aprirci ad una trasformazione epocale, diventata popolare a metà degli anni ’90: internet.
Ci sono numerosi esempi di chi si è adattato a questa nuova e imprevedibile situazione. Mi viene in mente Eleonora che ha uno studio di massaggi e consulenze dietetiche che dopo il primo momento di shock ha cominciato a tenere dei corsi su Zoom, arrivando ad avere 70 persone a lezione, un numero che non sarebbe mai entrato nel suo spazio, nemmeno prima del Covid. C’è il ristorante e pizzeria la cui storia si è intrecciata con quella di COMINshop la scorsa estate, quando abbiamo progettato insieme il personalissimo restyling della sua attività. Ogni giovedì vende decine di porzioni di paella da asporto grazie al passaparola su Facebook e i messaggi su Whatsapp. C’è infine il negozio di cosmetica che ha attivato un semplice e-commerce puntando sui clienti fidelizzati e anche sul fatto che i prodotti in vendita avevano lo stesso prezzo fissato dalla casa madre.
Tutti questi casi hanno degli elementi in comune: la forza di reagire, la passione per il proprio lavoro (questa è la qualità più importante, che ti fa superare ogni ostacolo e ti porta ad imparare nuovi strumenti partendo da zero) e sopratutto una strategia digitale. Perché non basta avere una pagina Facebook, magari abbandonata dopo l’inaugurazione del tuo negozio qualche anno fa. Non basta avere una lista di contatti senza saper inviare una regolare newsletter. Questo non significava doversi per forza appoggiare ad un’agenzia di comunicazione e spendere molto, a volte basta avere delle buone consulenze e apprendere a gestire tutto in autonomia.
3) Il negozio on line è davvero il futuro?
Quello che è sicuro, è che non torneremo alla normalità di prima. Essere presenti in modo efficace on line è una necessità non più rimandabile. Il negozio digitale è un dato di fatto. Com’è vero del resto che un ambiente accogliente, un personale motivato e ben formato, uno spazio capace di far sentire a suo agio chi entra, pronto a creare occasioni di scambio e socialità, dopo mesi di confinamento, è fondamentale per affrontare il futuro.