Il marketing è la parola chiave di questa epoca, la chiave capace di aprire tutte le porte, di far entrare più clienti, di farli comprare in abbondanza. Spesso però ci si dimentica di guardarsi attorno, di uscire dagli schermi del telefono per accorgersi che sei tu e il tuo negozio il più importante mezzo di comunicazione. Uno spazio vitale è infatti quello che ha luci, profumi e suoni capaci di stimolare l’attenzione, di creare emozioni. Il marketing sensoriale è questo, capacità di comunicare ai sensi. In questo articolo lo faremo grazie alla musica per negozio.

Marketing sensoriale, consigli ed esperienza

Il mondo del commercio e del design è cambiato molto negli ultimi anni, gli studi, le ricerche e le applicazioni pratiche si suggeguono sempre più veloci. Cambiano così anche le tendenze e gli stili. Quello che rimane è il bisogno, tutto umano, di far sentire a proprio agio le persone in un ambiente, in questo caso il negozio.

Le analisi scientifiche ci permettono di capire perché le luci, lo studio degli spazi, i profumi e i suoni possono influire positivamente o meno sulle persone ma spesso confermano meccanismi basati sull’esperienza, il famoso buon senso. Mettere della musica ad alto volume in uno spazio piccolo causa un moto di fastidio evidente, senza scomodare le reazioni del nostro complesso cervello.

Il buon senso va allenato e il modo migliore è prendere consapevolezza di quello che abbiamo, il punto vendita, e i nostri clienti, attuali e potenziali.

La musica giusta per un negozio?

Esiste una musica buona per tutti e per ogni spazio? Ci può essere uno stile che più si adegua al tuo ambiente. Se hai un negozio di abbigliamento per adolescenti e giovani, la musica classica può lasciare spazio a qualcosa di più moderno. Se invece punti su una clientela più anziana e raffinata potresti benissimo affidarti ai grandi compositori del passato.

La tendenza in atto è quella di utilizzare dei rimi caldi, come quelli della musica latino-americana, perché con la loro leggerezza tendono a mettere allegria e in questo modo abbassare le tensioni e le relative resistenze delle persone.

La musica però può variare in base alle stagioni, alle ore del giorno, ai singoli momenti, come possono essere gli eventi che organizzi nel tuo negozio, magari in collaborazione con altri professionisti.

A volte invece ci vuole silenzio, un attimo di pausa e concentrazione, un bene prezioso in questa epoca troppo piena di stimoli e allora bisogna coprrire i suoni che possono dare fastidio, lavorando con soluzioni apposite, come dei pannelli fonoassorbenti.

Il consiglio è di analizzare lo spazio, di capire che atmosfera suggerisce, che messaggi trasmette, di osservare i tuoi clienti, senza dimenticare chi sei tu e che cosa comunichi agli altri, quale stile hai, prima di scegliere quello della musica.

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Avvolti dal calore del legno e del suono. Coinvolgere i sensi, l’obiettivo di ARTU, il nostro show-room sensoriale

Le soluzioni tecniche

In un’epoca come la nostra, la tecnologia è in grado di rispondere in modo veloce alle più diverse esigenze, pensa alla miniaturizzazione di molti dispositivi, come le casse stereo.

Da qualche anno esistono ad esempio dei diffusori di musica che lavorano a 360 gradi, capaci quindi di creare un suono più avvolgente e di rispondere a precise esigenze dello spazio in cui vengono inserite.

Un altro aspetto rivoluzionario è internet. La musica che un tempo esisteva in supporti fisici come vinili o cd, ora può essere trasmessa in streaming. Dalla fine degli anni ’90 sono proliferate le radio on line, specializzate per generi e poi sono nate le applicazioni, tra cui la più famosa Spotify. Una buona alternativa che ti consigliamo è Mixcloud, da scaricare anche su telefono, che permette di ascoltare mix di ogni tipo di musica, senza pubblicità e senza abbonamenti.

L’evoluzione

La tecnologia è proprio la chiave di volta di una trasformazione del marketing sensoriale e della musica per negozio. Hardware e software sempre più su misura permettono infatti dei risultati che pochi anni fa sapevano di fantascienza.

Se il futuro del negozio non sta tanto nei prodotti che vende ma nell’esperienza che è capace di costruire, le soluzioni tecnologiche permettono di dare vita ad atmosfere personalizzabili, che creano stimoli rispondendo esse stessa agli stimoli dello spazio, del tempo e delle persone.

Nella nostra ricerca continua di miglioramento abbiamo voluto testare queste possibilità, adottandole nel nostro spazio sensoriale ARTU. Grazie ad un team di sound designer le singoli parti di questo showroom si raccontano non solo grazie alle componenti materiali, al legno, al metallo e al colore, ma grazie anche ai suoni.

La musica cessa di essere monologo e si trasforma in dialogo, rispondendo e interagendo con le persone e i movimenti che esse compiono nello spazio. Sensori e programmi gestiscono i flussi, andando a raccontare il movimento, le variazioni di luminosità. Il suono della luce è la storia che viene trasmessa e che sorprende il visitatore.

l’idea di fondo che sottende allo spazio è quella di raccontarsi tramite la rappresentazione delle anime dei materiali di cui i prodotti che l’azienda propone sono costituiti.
prima del prodotto, la materia (prima).
prima della materia, l’anima.

La musica può sembrare un complimento, un accessorio, ma è una componente fondamentale della vita dell’essere umano, da sempre. In un’epoca che riporta attenzione alle percezioni e alle emozioni, diventa strumento essenziale, per raccontare la propria storia, per comunicare con i clienti, per trasformare i volumi vuoti e far prendere vita allo spazio.

Alcune soluzioni del marketing sensoriale e della musica per negozi possono essere un po’ care ma il tempo è dalla nostra parte. La tecnologia sta diventando più piccola, veloce ed economica. Il passaggio più costoso è sempre il cambiamento di prospettiva e di mentalità, per utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione.


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