Quando una persona ha il senso degli affari si dice che ha fiuto, quando non ci fidiamo diciamo che “una cosa ci puzza”. I riferimenti ai profumi e agli odori nella nostra lingua, così varia e ricca, sono molti. Come spesso accade, la saggezza popolare rivela che l’olfatto ha una parte importante nelle nostre vite. L’ambiente esterno viene letto e capito proprio grazie al naso. Per questo, avere consapevolezza dei profumi più adatti per i negozi può rendere l’esperienza d’acquisto migliore.

Sarebbe interessante capire ora, in questo momento storico, come far arrivare i profumi ai clienti che indossano le mascherine, obbligatorie nei negozi. Innanzitutto, ci auguriamo che tra un po’ l’emergenza Coronavirus finisca, lasciando tirare un sospiro di sollievo al commercio al dettaglio, e non solo. Secondo, questa potrebbe essere una sfida creativa per i negozi che vogliono distinguersi: fornendo ad esempio mascherine trattate con oli essenziali diversi a seconda dei gusti del cliente, oppure spruzzando spray olfattivi sui capi, sui biglietti da vista, in modo che il cliente, a casa e comunque libero dalla mascherina possa aver un buono e profumato ricordo di voi.

Profumi per negozi, la scienza e il marketing olfattivo

L’odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso.
Italo Calvino

Le neuroscienze che studiano il cervello ci dicono che gli odori vengono elaborati direttamente dal cervello limbico dove risiedono la memoria e le emozioni, senza passare per la corteccia, sede del pensiero logico. In più, stanno smontando la credenza che la nostra specie abbia un olfatto meno sviluppato rispetto ad altri animali, come i nostri cani ad esempio.

Gli esseri umani hanno un fiuto eccellente e questo lo dimostra la capacità di alcuni individui di sentire le più diverse fragranze all’interno di un bicchiere di vino. Forse è un “talento” che va allenato e che si è indebolito quando abbiamo dato più attenzione al pensiero razionale ma che tu sia o meno un sommelier, gli odori hanno un forte impatto sulle tue emozioni.

Ormai sappiamo che le emozioni sono la chiave di successo e di insuccesso di un’esperienza di vendita. Decidiamo cosa comprare non solo in base ad un calcolo di costi e benefici, perché un prodotto ad esempio costa meno. Siamo esseri emotivi che scegliamo spesso guidati dai nostri stati d’animo. I profumi giusti possono allora venirti incontro e stimolare meglio i tuoi clienti.

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Negli ultimi anni si è sviluppato il marketing olfattivo, una branca del marketing, che studia come i profumi possono influire sulle scelte delle persone, richiamando memorie o favorendo emozioni specifiche, creando attrazione o repulsione. Ad esempio, uno dei profumi più avvolgenti e invitanti è quello del pane, che attiva la memoria di un cibo “ancestrale” e fondamentale.

Profumi per negozi, alcuni consigli

I profumi non hanno un significato a priori valido per tutti. Questo capita con gli oli essenziali o gli incensi ad esempio, le fragranze non sono buone per chiunque e in qualsiasi situazione. In inverno ad esempio, la cannella e gli agrumi hanno un loro senso che si andrebbe a perdere in estate, quando magari si possono privilegiare sfumature più floreali.

Ed ora, durante l’emergenza Coronavirus? A parte la difficoltà di far arrivare i profumi ambientali ai clienti come accennavo all’inizio di questo articolo, potresti utilizzare delle fragranze capaci di rilassare, di infondere il buon umore o esotiche, che invitino a viaggiare con la fantasia, lontano dai soliti discorsi sulle difficoltà del periodo. Una brava erborista sarà in grado di fornirti delle preziose indicazioni, oppure potresti cercare on line. Siti ben fatti ce ne sono molti, perché la richiesta di profumi ed essenze naturali è in costante aumento.

Ricordati comunque che il profumo è uno degli elementi dell’esperienza in negozio, deve quindi essere scelto per armonizzarsi con i colori, la luce, il design dell’arredamento e la musica. Non basta certo un buon profumo, anche se studiato assieme a degli esperti di marketing olfattivo, per rendere attraente il tuo ambiente.

Lo studio del tuo spazio, dove vivi più tempo che a casa, dove accogli persone dotate di percezioni ed emozioni, è un’analisi che richiede attenzione e cura. Soprattutto ora, in questo momento storico, dove è innegabile che stiamo entrando in un periodo di grandi cambiamenti, sempre più centrati sul valore umano.


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Non bisogna poi esagerare nella diffusione o nell’intensità dell’essenze perché potrebbero dare fastidio. A volte è meglio accennare un profumo. In questo modo l’olfatto stimolerà la nostra memoria che andrà a ricostruire il mondo associato a quella nota.

Se non vuoi profumare l’ambiente, puoi comunque utilizzare degli spray olfattivi sui capi d’abbigliamento, sui cartellini dei prezzi o sui biglietti da visita.

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I profumi per negozi possono essere estremamente naturali, grazie a diffusori di oli essenziali, estratti dalle piante attraverso la distillazione. Esiste un ramo della fitoterapia, l’aromaterapia, che utilizza proprio le essenze profumate vegetali per stimolare il benessere delle persone. Famoso è il caso dell’olio essenziale di lavanda che è considerato un calmante, capace di rilassare chi lo annusa, o anche il limone, ideali in questo periodo di stress sociale.

La “scienza del profumo” è in costante evoluzione e occorre restare aggiornati con gli studi e le soluzioni tecnologiche del settore. Bisogna soprattutto concepire il negozio come spazio vitale dove vanno stimolati tutti i cinque sensi, per attrarre e saper convincere, senza per forza usare tante parole, come suggeriva lo scrittore Italo Calvino.


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