“Stiamo vivendo un cambiamento d’epoca” l’ha detto il sociologo e saggista Francesco Morace che abbiamo ospitato nel nostro spazio esperienziale Artu pochi giorni fa. L’evolvere rapidissimo della situazione nel nostro paese e nel mondo ci pone di fronte a prospettive inimmaginabili solo qualche settimana fa. Certezze, previsioni, programmi per il futuro stanno cambiando giorno dopo giorno. Se da una parte la preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, il timore delle ricadute economiche e sociali sono risposte giustificate. Dall’altra è il momento giusto per iniziare una riflessione importante come imprese e come individui. Ogni crisi racchiude delle opportunità noi ne siamo convinti.

Senza la pretesa di voler affrontare una questione così complessa da un punto di vista scientifico o politico, umilmente come impresa attiva da più di 60 anni, vogliamo condividere con te alcune considerazioni, legati a dei valori, ora più che mai imprescindibili.

Il valore del local

Se le frontiere diventano più rigide e meno permeabili, è innegabile che la dimensione locale, ristretta al proprio territorio torna ad assumere un valore fondamentale. Ridurre spostamenti e viaggi ci costringe a riguardare con più attenzione a quello che ci circonda. Se il focus sul globale si spegne un attimo, torna ad essere importante il vicino, il negozio dietro casa, la piccola impresa della propria città.

Il valore dell’economia

Collegato alla dimensione locale è l’aspetto che sarà sempre più evidente man mano che l’emergenza continuerà, quello di sostenere l’economia locale. Per tanti anni abbiamo comprato e venduto merci senza badare tanto alla loro provenienza, sentendoci cittadini del mondo. In un momento critico dove si riducono la domanda e l’offerta, torniamo a guardaci attorno, a sentirci parte di un territorio, di una società più piccola che sta soffrendo e che ci richiede di essere attivi, per fare ognuno la propria parte.

una porta aperta che fa entrare luce

Il valore del tempo

Di colpo, è come il tempo si fosse sospeso. La corsa, a volte folle, in cui tutti noi siamo immersi, è rallentata, in alcuni casi bloccata, se pensiamo ad eventi e manifestazioni, ma non solo. Il tempo torna ad essere una risorsa abbondante. Questo può essere un grande vantaggio. Pensa a tutte le volte che ti sei detto “vorrei leggere e studiare per imparare nuove competenze o migliorare quelle che ho già”, “ho bisogno di fermarmi per fare il punto sulla situazione, per delineare con maggiore chiarezza la strada da seguire”. Bene, quel tempo mai trovato, è ora disponibile.

Il valore dei sensi

Tutti quanti ci siamo ubriacati per anni di internet, di applicazioni e di social. Arriva un decreto governativo e ci consiglia caldamente di rispettare distanze e sicurezze. Di colpo, ci viene tolto qualcosa che davamo per scontato, il lato fisico della comunicazione. E come succede ogni volta che perdiamo qualcosa di importante, cominciamo a rendercene conto. Il corona virus sta compiendo qualcosa di rivoluzionario, sta riportando l’attenzione sull’umanità dei nostri rapporti. Internet è grandioso ma è un’estensione, una protesi iper tecnologica. Ciò che conta davvero sono la presenza, l’empatia, l’ascolto.

Questi sono alcuni spunti emersi in questi giorni straordinari, proprio perché sono al di fuori dall’ordinario a cui eravamo tanto abituati. Nulla sarà più come prima. Sta però a ciascuno di noi fare tesoro di tutte le difficoltà che stiamo vivendo e saremo chiamati ad affrontare. Sta a noi sforzarci di non cedere al virus della paura e di guardare a questo periodo come ad un cambiamento d’epoca che potrà rappresentare un miglioramento collettivo.